Messaggio del Vescovo Mons. Morosini agli alunni della Locride

12 Settembre 2011 Nessun commento Ascolta

Carissimi,

L’inizio di ogni anno scolastico pone sempre alla mia mente la relazione tra la scuola e il rinnovamento della nostra società e delle nostre condizioni di vita. Sì, perché la crescita culturale è alla base della soluzione di ogni problema e difficoltà.

Ecco perché, come capo spirituale della Chiesa cattolica sul territorio, mi rivolgo a tutti voi con rispetto, discrezione e amore, augurandovi che questo nuovo anno scolastico sia intenso e proficuo anche nella prospettiva del rinnovamento della nostra società.

Viviamo in un contesto di emergenza educativa e ciò esige da parte di tutti un grande sforzo perché l’educazione alla vita e ai valori che la sostengono raggiunga il suo obiettivo.

Voglio proporre a tutti due di questi valori, che reputo decisivi per il territorio in cui viviamo: la legalità e il rispetto degli altri. Li propongo soprattutto a voi, cari ragazzi e giovani, ed ai vostri famigliari. L’educazione alla legalità parte già dal rispetto delle strutture in cui si svolge l’attività didattica: edifici scolastici, aule, bagni, banchi, attrezzatura e suppellettile varia.

Il rispetto dell’altro parte dalla capacità di stare assieme nella concordia, evitando ogni discriminazione, ogni litigiosità e ogni forma di bullismo. Cari alunni, voi siete la parte preminente della scuola: tutto è per voi, tutto ruota attorno a voi. Approfittate di questo tempo per crescere in età, sapienza e bontà. Non sciupate il tempo, ma guardate responsabilmente alla vita per essere la gioia dei vostri genitori ed essere soddisfatti e felici voi stessi. Ricordate: la pigrizia non ripaga mai ed è fonte di tristezza ed infelicità.

A voi personale docente e non docente il saluto e il mio incoraggiamento: possiate vedere corrisposto il vostro lavoro dall’impegno dei vostri alunni, dalla soddisfazione dei genitori, dalla soluzione dei gravi problemi economici e giuridici che vi preoccupano non poco.

A voi dirigenti scolastici la gratitudine per l’intelligenza con la quale guidate i vostri rispettivi Istituti. Vi rinnovo la disponibilità della Diocesi a collaborare con voi per quanto possiamo e voi chiedete, cominciando dalla presentazione e discussione del documento dei Vescovi sull’emergenza educativa, che vi ho inviato lo scorso anno.

A voi genitori l’invito a collaborare sempre con la scuola, soprattutto quando siete invitati a prendere coscienza che qualcosa non va nei vostri figli. Vi auguro che possiate trovare in loro ogni gioia e soddisfazione.

Vi saluto tutti e vi benedico di cuore.

Giuseppe Fiorini MorosiniVescovo di Locri-Gerace

La morsa

7 Settembre 2011 Nessun commento Ascolta
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Benedetto XVI a Lamezia Terme e Serra San Bruno il 9 ottobre

6 Settembre 2011 Nessun commento Ascolta

Il Papa a Lamezia

– Il Santo Padre Benedetto XVI arriverà in aereo la mattina del 9 ottobre prossimo alle ore 9,15.
– Dopo il saluto delle autorità istituzionali, che lo accoglieranno in una sala dell’aeroporto lametino, il Pontefice raggiungerà l’aera ex Sir dove, alle ore 10.00, presiederà la celebrazione eucaristica. Subito dopo seguirà la recita dell’Angelus.
– In seguito arriverà in Episcopio dove pranzerà con i vescovi.
– Nel pomeriggio, alle 16.30, 5mila giovani lametini rappresentanti delle parrocchie e delle Associazioni e dei Movimenti Diocesani, saluteranno il Santo Padre all’interno dello stadio “Guido d’Ippolito”.
– La giornata calabrese di Papa Ratzinger continuerà poi a Serra San Bruno con la visita ai Padri della Certosa.
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Il Borgomastro

14 Agosto 2011 1 commento Ascolta

Lettera aperta agli abitanti della Città di Gerace  “ Paradiso d’Europa

“Con permesso: Fate largo al Borgomastro !”

Palazzo del Tocco: La nuova sala consiliare

Nel “Paradiso d’Europa”, (così definiva Gerace il compianto Prof. Salvatore Gemelli), Il solleone di mezz’agosto  ci ha “regalato“ l’emozione forte del   melodramma, per dirla come nel cinema, con colpo finale di scena al limite dell’inverosimile.

Lo straordinario evento è avvenuto venerdì  12 agosto, alle ore 18,00, all’interno del nobiliare Palazzo Oliva di Grimaldi -Serra, durante lo svolgimento dei lavori del Consiglio Comunale.

Sorpresi e attoniti  per l’incantesimo, abbiamo assistito inermi all’auto-incoronazione del titolo di Bürgermeister .

Palazzo del Tocco, Sede Municipale,  è diventato, così,   teatro impotente , padre putativo del nuovo “ capo dei cittadini”.

La formalizzazione del riconoscimento era un atto dovuto.

Già dal recente insediamento, la figura monocratica, dominante, inflessibile ha  tracciato un solco profondo tra Amministrazione e Cittadini.

L’accesso al Palazzo di Città avviene, discriminatamente, soltanto dopo l’identificazione, la registrazione e la motivazione della visita agli Uffici Comunali da parte dei Cittadini, quasi con una procedura poliziesca.

L’impiego improprio delle risorse umane e l’utilizzo  scorretto di mezzi ha fornito ulteriori elementi per l’incoronazione.

In questo mese di Agosto “ la sfida più ardua di Gerace come affrontare il crescente numero di automobili che varcano le sua mura” , indicata con priorità nelle linee programmatiche, è stata “risolta” trasformando una Comunità solidale, aperta, in una Città blindata , chiusa, e le porte urbiche, pur prive di battenti, sbarrate, interdette. Infine, il ricorso alla rimozione forzata fa da cornice a questo desolante quadro.

L’epicentro è stato registrato, come dicevamo, nell’aula consiliare della Città di Gerace.

L’epilogo sì è materializzato allorquando l’unico intervento, ad opera del consigliere di minoranza presente, ha  dimostrato che le due variazioni al bilancio erano state adottate  dalla Giunta con altrettante delibere dichiaratamente e manifestamente illegittime, per violazione degli artt. 175 e 187 del T.U.E.L.

Rifiutata l’offerta di collaborazione, il seguito è storia.

Palazzo del Tocco….  annulla gli assessori e l’assemblea, nomina lo scabino, e genuflesso ad alta voce supplica:

Con permessoooooo: fate largo al Borgomastro !

P.S. Cari Concittadini, nutriamo speranza che le prime piogge autunnali attenuino il surriscaldamento agostàno restituendoci un primo cittadino al servizio e non al governo della città.

Per la Lista Civica IL BENE IN COMUNE: Consigliere Giuseppe Cusato.

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Irregolarità Commissione Elettorale

15 Giugno 2011 1 commento Ascolta

Comune di Gerace   –   Lista Civica “IL BENE IN COMUNE”

Il Capogruppo                                                                                                                                                                                                                                    Gerace, 15 giugno 2011

 

                                                                     Al Sindaco Sig. Giuseppe Varacalli

                            Al Segretario Comunale D.ssa Giuliana  Cosentino

 Al Responsabile del Servizio D.ssa Loredana Panetta

                                                                                                                           del Comune di

                                                               GERACE

 

Oggetto: Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 05 del 04 giugno 2011 – nomina Commissione Elettorale Comunale –  Segnalazione irregolarità nella votazione.

                     Ho avuto modo di leggere, soltanto oggi, il verbale indicato in oggetto ed ho riscontrato che il  Signor  Sindaco ha partecipato alla votazione per  l’elezione dei componenti effettivi e supplenti della Commissione Elettorale Comunale svoltasi il 4 giugno 2011.

                     E’ noto che, ai sensi degli art. 12 e seguenti del D.P.R.  20 marzo 1967, n.223,  il Sindaco non prende parte a tale votazione, essendo egli membro di diritto con le funzioni di presidente.

                    Non nutro alcun dubbio che la partecipazione al voto  del Signor  Sindaco sia stata resa  in assoluta buona fede, per mero errore, tanto da sfuggire all’attenzione di tutti noi presenti.

               Ho inteso segnalare ciò, nello spirito di autentica collaborazione, per le valutazioni e le determinazioni che le SS.LL. intenderanno assumere, qualora l’irregolarità tecnica possa invalidare l’operato futuro della Commissione Elettorale e richieda, quindi, la sua rinnovazione con procedura d’urgenza.

Cordiali saluti.

 

Il Capogruppo

Cons. Giuseppe Cusato

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Il coraggio di costruire la Pace

2 Giugno 2011 Nessun commento Ascolta

L’augurio…      è di osare, d’aver il coraggio di tendere la mano al proprio nemico, a chi vuole  la  guerra,  per dissuaderlo  e lottare insieme per la libertà, la verità, la giustizia,la pace. ~ Giuseppe Bumbaca

Anche nel carcere, anche in un carcere della Calabria si può essere operatori di pace.

Ma come ?

Non con l’indifferenza. Non pensando che il carcere sia un luogo dove si possono lasciare uomini e donne a consumare un tempo della vita senza la prospettiva di rientrare a far parte della vita della comunità con altre basi  e valori.

Non dimenticando le ferite recate alla società, ad altri uomini e donne, ferite che hanno rotto legami di solidarietà, di giustizia, di libertà e di pace.

Perché ci sia pace si deve recuperare almeno il patto di solidarietà e di giustizia tra gli uomini e le donne che può far progredire le libertà di ognuno.

Come operatori penitenziari come appartenenti alla polizia penitenziaria, siamo impegnati ad offrire in nome della giustizia e delle leggi questa opportunità di solidarietà e di reinserimento.

A volte, anche negli istituti penitenziari calabresi continua però a vigere il vecchio ordine, si riproducono gli stessi rapporti e gerarchie fra gli uomini fondate sul silenzio, sulle omertà, sull’antagonismo fra i valori degli “uomini di rispetto” e i valori della giustizia e della solidarietà tra le persone.

Come nella comunità civile, a volte anche nella comunità penitenziaria gli uomini e le donne possono far prevalere il proprio ordine, in cambio della quiete, del silenzio, della rimozione del conflitto.

Così non c’è giustizia, ma il cancro sui tessuti della giustizia, per i poteri che ne sanno approfittare.

Così non c’è liberazione dai bisogni degli uomini e delle donne, ma la cooptazione dei deboli al linguaggio della violenza e la distribuzione dei favori.

Così non c’è pace, ma l’ordine imposto dalla forza e dai poteri illegali.

Per prevenire ed arginare questo degrado occorre straordinaria forza e motivazione.

La grande maggioranza dei lavoratori degli istituti penitenziari calabresi, calabresi essi stessi, questa motivazione ce l’hanno.

Hanno rivendicato con consapevolezza una nuova identità che stenta ad affermarsi.

Lo Stato stesso non pone in atto con coerenza e determinazione le proprie riforme.

Il carcere, come molte istituzioni, non ha bisogno di maggiore autorità, ma di supportare con certezza la propria azione con le risorse e i propri uomini e donne migliori.

Donne e uomini che lavorano in un posto difficile quale è il carcere e che hanno bisogno del sostegno della società civile e delle istituzioni che operano in terra di Calabria.

Gerace, 2 giugno 2011

                                                                                                          Giuseppe Cusato

Intervento di Giuseppe Cusato – operatore di polizia penitenziaria – alla “Giornata diocesana in ricordo delle vittime della violenza” organizzata dalla Commissione “Giustizia e Pace”, che ha invitato a partecipare alla cerimonia, svoltasi  nella Chiesa di San Michele de’ Latinis,  «quanti hanno a cuore la pace e la giustizia e vogliono ricordare nella preghiera chi è stato sottratto vilmente alla vita dalla mano di Caino».

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